Un cd di rigore e purezza quasi tristaniani, una musica che invita all'introspezione, alla ricerca di sé questo "Thoughts" del chitarrista Andrea Menafra. Sedici "pensieri" improvvisati, in un linguaggio jazzistico tonale e comunicativo, ma mai scontato.
Chitarrista proficuamente diviso fra lo strumento classico e quello elettrico, fra la musica classica e il jazz, Menafra è qui al suo primo disco per sola chitarra.
Il rischio, non del tutto evitato, è quello di una eccessiva omogeneità, ma la notevole capacità improvvisativa, il fraseggio lucido e scorrevole, la naturalezza con la quale Menafra si muove fra queste composizioni estemporanee, rendono interessante l'ascolto. Ma è necessario entrare in sintonia con il mondo interiore del musicista, introspettivo, meditativo, appena sussurrato.
Fra i "pensieri" che più colpiscono, il liberissimo n. 5 e il n. 11, con un vago riferimento alla fusion.
(Enzo Fugaldi per Jazzitalia)